I bambini lo sanno (nessuna parola può nascondere l’identità di un’azione)

I bambini sono dei maestri di concretezza. Conoscono bene la differenza tra vero e falso, tra pieno e vuoto, tra presenza e assenza. A un bambino se prometti in regalo una macchinina, devi portargli una macchinina. Logica elementare, lineare, ineccepibile. A quel bambino a cui hai promesso la macchinina in regalo, non puoi portare parole e convincerlo che siano la macchinina. Con gli adulti puoi.

Appena, adesso.

Negli ultimi anni ho messo in guardia tutti quanti ho raggiunto a vario titolo (collaboratori, clienti, amici) dalla sindrome dell’APPENA: il continuo rimandare a tempi futuri nell’attesa di completare qualcosa, di un tempo più propizio, di una condizione perfetta.

Rispetto: a chi chiederlo

La Vita non rispetta nessuno ma le persone… Alle persone dovremmo chiedere (rispettosamente) rispetto, per noi, per le nostre idee, per ciò che siamo stati, siamo e per il nostro futuro. E se non dovesse arrivare il rispetto? Beh, dovremmo imparare a chiederlo in modi diversi, quantomeno provarci.