La vita non rispetta nessuno. Non conosce giusto e sbagliato. Non comprende il merito o il suo opposto. Se ha una logica è certamente una logica che sfugge agli uomini che da sempre cercano di capirla per evitare di subirla.
Ma la Vita non rispetta nessuno, nè nessuno riconosce.
Non dà premi a chi li merita, né punizioni a chi dovrebbe riceverle. Distribuisce tutto a tutti senza distinzioni, senza distinzioni comprensibili. Fa morire bambini innocenti e fa vivere persone brutali. Nega l’amore a chi saprebbe onorarlo e lo dà a chi non riesce a proteggerlo/sentirlo/goderne. E poi fa l’inverso.
Se la Vita ha una logica, è un logica che sfugge agli esseri umani.
Sì, la Vita non rispetta nessuno. E allora?
Allora non ci rimane che chiedere rispetto alle persone della nostra vita. A quelle persone che , in quanto tali, hanno una logica umana, forse non condivisibile ma comprensibile. A quelle persone con cui possiamo almeno dialogare o quanto meno provarci.
Le persone della nostra vita non sono la nostra vita.
Possiamo lasciarle se lasciandole troviamo più rispetto per noi.
A tutte queste persone dovremmo chiedere (rispettosamente) rispetto, per noi, per le nostre idee, per ciò che siamo stati, siamo e per il nostro futuro. E se non dovesse arrivare il rispetto? Beh, dovremmo imparare a chiederlo in modi diversi, quantomeno provarci.
E se facendo così, nemmeno così, dovessere arrivare il rispetto?
Se non dovesse arrivare, dovremmo ricordarci che le persone della nostra vita non sono la nostra vita… e così dovremmo cambiarle.
Fiorisci, amandoti.







