L’insoddisfazione la conosco bene. Ho collezionato relazioni (in ambito personale e anche professionale) con persone insoddisfatte.
Forse è il karma, se ci credete; o la mia incapacità di accorgermi di alcuni tratti che ci sono e che (saranno visibili ma) per me sono nascosti; o forse è il mio desiderio di accettare una sfida che forse all’inizio trovo nell’inconscio attraente ma che vi assicuro, alla lunga stufa, sfianca e ferma dall’andare avanti (nella relazione intendo).
Ci sono sfide (persone) che all’inizio entusiasmano ma poi sfiancano e disincentivano dall’andare avanti.
Altrove
L’insoddisfazione è la capacità di essere sempre altrove. Essere altrove da qui per proiettarsi nel mondo dell’ipotetico. Quando si entra in questa modalità non c’è scampo. Esattamente come alla paranoia non c’è mai fine, così per l’insoddisfazione esiste una fantasia galoppante che non conosce fatica.
L’insoddisfatto/a è sempre altrove e per questo incapace di godere. Appena giunto in qualunque posto (cioè dentro un’esperienza) inizia a domandarsi cosa potrebbe essere meglio, cosa c’è che manca nell’esperienza attuale, cosa c’è che non va. In quello stesso istante “esce” dall’esperienza per iniziare a fare confronti, valutazioni, ipotesi. Viaggia nel mondo della fantasia, fra i ricordi, ovunque possa trovare un elemento di confronto, un “meglio”, un “di più” che nell’esperienza attuale manca. Vive nella costante paura che gli stiano rubando qualcosa, che si stia imbrogliando da sé “nell’accontentarsi” e dunque vigila. Vigila sempre!
È così che l’insoddisfatto/a riesce a perdersi il godimento della vita sensibile, quella vera, quella che sta vivendo con… te per aspirare a qualcosa che potrebbe essere ma non è.
L’insoddisfatto/a riesce a perdersi il godimento della vita, quella che sta vivendo con… te per aspirare a qualcosa che potrebbe esserci ma non c’è.
Rabbia
È così che spesso l’insoddisfatto è rabbioso/a con te: perché crede che sia colpa tua se sente questo inganno aleggiare nell’aria, quel di più che non gli viene dato quando invece potrebbe averlo se solo tu volessi, ti impegnassi, capissi, lo/la amassi … di più.
Stanchezza
È così che ci si stanca a stare con chi è affetto da insoddisfazione: perché non si può fare di più (anche volendolo) per chi non c’è, per chi non sa essere presente per prendere ciò che gli viene dato.
Ascolta bene un piccolo consiglio: vivi la vita con chi sa essere presente, sa confrontarsi su ciò che c’è e non ciò che manca e lavora con te fattivamente per colmare il divario… sapendosi godere il presente; altrimenti rischi di consumare i tuoi giorni in solitudine all’inseguimento dell’impossibile.
Fiorisci, puoi.







