Se la tua felicità passa attraverso la mia infelicità cosa dovrei fare io?
Questo è un quesito che ci siamo posti tutti almeno una volta, almeno una volta se per una volta siamo stati innamorati.
È difficile districare le trame dell’innamoramento, della passione e dell’amore. Cerchiamo di interpretarle, di scioglierle, ma è tremendamente complesso. Ascoltare le emozioni, spesso quando ci portano dentro il conflitto con l’altro e con noi stessi, è compito arduo di suo ma capire il messaggio che ci inviano e usarlo per guidare le nostre scelte verso ciò che è bene per noi (bene nel profondo, coerente con ciò che possiamo considerare il nostro fiorire) è tutt’altra cosa. Per tutti.
Se ti sei trovata in conflitto con te stessa (e con l’altro) per questioni di cuore allora sai quanto è vero ciò che scrivo e quanto sia scomoda questa esperienza. Essere combattuti, volere ma soffrire, lasciare andare ma soffrire comunque! La testa sembra non fermarsi, i pensieri si fanno ricorsivi e qualunque scelta sembra a tratti buona e a tratti pessima. Che confusione e che dolore…
Sì, perché sentirisi innamorati ed essere in conflitto è doloroso. E si può confliggere per ogni cosa, addirittura pure sull’idea di essere innamorati o meno! Lo sono davvero oppure no? Lo sei davvero oppure no? Mi fido o lascio perdere?
Come si fa a orientarsi quando i sentimenti sono una burrasca e tu ci sei proprio dentro?
Essere combattuti, volere ma soffrire, lasciare andare ma soffrire comunque!
In tanti anni di consultazioni ho scoperto una regola che, piaccia o meno, regola l’amore tra esseri umani. Come tutto ciò che è vero, è semplice; una volta scoperta ci si sorprende di come non la si fosse compresa prima, di come fosse stata nascosta proprio in bella vista (come spesso accade alle cose più vere e importanti della nostra vita).
Ti starai chiedendo qual è questa regola. Capisco la tua smania: forse ti trovi proprio adesso dentro una burrasca, oppure l’hai appena superata e ancora ti domandi, in fondo, se la direzione che hai intrapreso è quella giusta per te. Ti rassicuro che avrai la tua regola, che la condividerò con te fra un attimo ma prima, perché tu ne possa trarne il massimo beneficio, ho bisogno che tu faccia una cosa. Accorgiti che stai correndo. Accorgiti che, dentro di te, c’è una sorta di fretta ad arrivare a “sapere”, a scoprire il segreto per risolvere il tuo dilemma, il tuo conflitto. È normale: quando si soffre si cerca il rimedio quanto prima perché, diciamocelo pure, soffrire fa schifo. Ma vorrei insegnarti una cosa se me lo lasci fare (fidati, è solo per il tuo vero bene): è questa sorta di smania, di agitazione, di fretta interiore di arrivare da qualche parte che ti impedisce di fermarti, fare un respiro profondo, allontantare tutto da te e…finalmente… vedere ciò che stai vivendo e cosa è meglio fare per te.
Allora, ti chiedo adesso di fermarti un momento, socchiudere gli occhi e fare tre respiri lenti, sentendo davvero la posizione del tuo corpo, percependo il battito del tuo cuore, ascoltando il suono del tuo respiro profondo che rallenta e ti aiuta a fermarti per riuscire ad imparare qualcosa di importante per te, qualcosa di vero e incredibilmente utile. Allora, adesso, chiudi gli occhi, senti il tuo corpo mentre fai tre lenti respiri e ti fermi qui.
Non avere fretta, non avere mai fretta in amore come nella vita. È vero che se fossimo eterni potremmo metterci tutto nella nostra esistenza e praticamente nessuna esperienza ci sarebbe negata. Ma non siamo eterni, siamo finiti. Allora, nella nostra vita ci sta solo il risultato delle nostre scelte, per questo saper scegliere è importante, davvero importante per vivere la NOSTRA vita e farla fiorire.
Amarsi è non accettare il veleno degli altri nella nostra vita, perché nessuno nasce per essere antidoto.
Detto tutto ciò, ti avevo promesso che avrei condiviso con te la regola per capirti e capire quale direzione dare alle tue azioni quando in amore ti trovi in conflitto con te stessa (e/o con l’altro) e siccome le promesse sono promesse e vanno mantenute (non sempre e non tutte ma questa sì, sicuramente sì) eccoti la regola: se la tua felicità passa attraverso la mia infelicità, allora la mia felicità è altrove…da te.
Questa regola, nella sua semplicità è una regola elementare.
Cosa vuol dire? Vuol dire che questa regola è fondamentale per costruire la tua vita fiorita, i tuoi rapporti (sani) e per scegliere …bene per te.
Stare insieme ha un solo obiettivo (o dovrebbe averlo) quello di renderci “di più” di quello che possiamo essere da soli: più forti, più intelligenti, più attenti, più sensibili, più felici. Ma cosa diremmo di una relazione se ci rendesse più deboli, più limitati, più distratti, più aspri, infelici? Diremmo con facilità che siamo in relazione con qualcosa che è dannoso per noi, nocivo. Diremmo che siamo in relazione con qualcosa (qualcuno) che ci toglie qualcosa di noi, qualcosa di importante. E una relazione con qualcosa (qualcuno) che ci rende meno di quel che siamo è senz’altro una relazione che ci ostacola nel nostro fiorire, una relazione velenosa.
Bada bene che di queste relazioni ce n’è ovunque e se sai guardare ti accorgerai quante ne hai intorno anche tu proprio adesso. Sono relazioni nelle quali la felicità dell’altro sembra sempre condizionata all’accettazione di una qualche forma di infelicità tua. Insomma perché l’altro stia bene è necessario che tu stia male (pochino, poco o tanto non importa perchè il male non è bene, è male). Quando ciò accade ti invito a ripeterti, guardando la persona o la cosa con cui avevi stabilito la relazione (velenosa) il tuo mantra, la regola della felcità che indica la direzione: se la tua felicità passa attraverso la mia infelicità, allora la mia felicità è altrove…da te.
Ricordati sempre che amarsi è non accettare il veleno degli altri nella nostra vita, perché nessuno nasce per essere antidoto. Noi nasciamo per fiorire e per farlo dobbiamo mutare, maturare, evolverci per diventare ciò che davvero possiamo essere. Per farlo ci vogliono condizioni giuste e le condizioni sono le relazioni che intratteniamo con noi stessi (dentro) e il mondo (là fuori).
Fiorisci, puoi.







